Il presente contributo tende ad offrire un quadro generale sulla rivoluzione tecnologica che ha colpito, e continua a colpire, il processo italiano.
L’analisi si incentra, in primis, sulle intercettazioni, in particolare sul c.d. Trojan Horse. Successivamente, l’attenzione si sposta sull’intelligenza artificiale e sulle conseguenze che scaturiscono da un uso scorretto di questi due strumenti.