Presta consulenza e assistenza nel contenzioso civile e in materia di protezione dei dati personali, assistendo le imprese nell’adeguamento alla normativa in materia.
Si occupa di responsabilità amministrativa degli enti ai sensi del D.Lgs. 231/2001, seguendo gli enti nella predisposizione, l’attuazione e l’aggiornamento di Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo.
Il 30 marzo 2023 è entrato in vigore il Decreto Legislativo n. 24/2023, attuativo della Direttiva (UE) 2019/1937, che introduce la nuova disciplina in tema di whistleblowing in Italia.
Il decreto ha l’obiettivo di tutelare le persone che segnalano violazioni di cui siano venute a conoscenza in un contesto lavorativo.
Nello specifico, lo scopo è quello di proteggere il segnalante da qualsiasi ritorsione conseguente alla segnalazione, intesa come qualsiasi comportamento, anche solo tentato o minacciato, posto in essere in ragione della segnalazione stessa e che provochi o possa provocare al segnalante un danno ingiusto.
In questo articolo esaminiamo brevemente l’ambito di applicazione soggettivo della nuova normativa. Vediamo quindi, da un lato, quali sono i soggetti tenuti ad adeguarsi alle nuove regole – e quindi obbligati a istituire i canali di segnalazione e a garantire le varie tutele a favore di coloro che denunciano illeciti – e, dall’altro, quali soggetti possono effettuare segnalazioni.