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Gli enti a cui si applica la nuova normativa
Le disposizioni contenute nel decreto si applicano sia ad enti del settore pubblico che del settore privato.
I soggetti del settore pubblico, ai quali si rivolge la normativa, sono espressamente richiamati dal decreto legislativo in commento. Si tratta, nello specifico, di:
- amministrazioni pubbliche di cui all’art. 1, comma 2 del D.Lgs. n. 165/2001;
- autorità amministrative indipendenti di garanzia, vigilanza o regolazione;
- enti pubblici economici;
- organismi di diritto pubblico di cui all’art. 3, comma 1 lettera d) del D.Lgs. n. 50/2016;
- concessionari di pubblico servizio;
- società a controllo pubblico e le società in house, così come definite, rispettivamente, dall’art. 2 comma 1 lettere m) e o) del D.Lgs. n. 175/2016, anche se quotate.
I soggetti del settore privato tenuti ad adeguarsi alla nuova disciplina sono specificamente individuati sulla base di diversi criteri, relativi alla consistenza del personale impiegato, all’adozione o meno del modello organizzativo ex D.Lgs. 231/2001 o allo svolgimento di attività nei settori disciplinati dal diritto dell’UE.
Si possono così riassumere:
-
- soggetti che hanno impiegato, nell’ultimo anno, la media di almeno 50 lavoratori subordinati con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato;
- soggetti del settore privato che rientrano nell’ambito di applicazione di atti dell’UE relativi a specifici settori (servizi, prodotti e mercati finanziari e prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo) anche se con una media inferiore a 50 lavoratori subordinati nell’ultimo anno;
- soggetti che adottano Modelli Organizzativi ex D.Lgs. n. 231/2001, anche se con una media inferiore a 50 lavoratori subordinati nell’ultimo anno.
Gli autori delle segnalazioni
Il Decreto legislativo n. 24/2023 individua anche i soggetti che possono effettuare segnalazioni, introducendo rilevanti novità rispetto alla normativa precedente.
Sono legittimati a segnalare:
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- dipendenti pubblici;
- lavoratori subordinati di soggetti del settore privato;
- lavoratori autonomi che svolgono la propria attività lavorativa presso soggetti del settore pubblico o privato;
- lavoratori o collaboratori che svolgono la propria attività presso soggetti del settore pubblico o privato che forniscono beni o servizi o che realizzano opere in favore di terzi;
- liberi professionisti e consulenti che prestano la propria attività presso soggetti del settore pubblico o privato;
- volontari e tirocinanti, retribuiti e non retribuiti, che prestano la propria attività presso soggetti del settore pubblico o privato;
- azionisti e persone con funzioni di amministrazione, direzione, controllo, vigilanza o rappresentanza, anche qualora tali funzioni siano esercitate in via di mero fatto, presso soggetti del settore pubblico o privato.
Ciò che rileva, dunque, è l’esistenza di una relazione tra il segnalante ed il soggetto pubblico o privato nel quale il primo opera, che può riguardare attività lavorative o professionali presenti o anche passate.
È possibile, infatti, segnalare: (i) quando il rapporto giuridico è in corso; (ii) quando il rapporto giuridico non è ancora iniziato, se le informazioni sulle violazioni sono state acquisite durante il processo di selezione o in altre fasi precontrattuali; (iii) durante il periodo di prova; (iv) successivamente allo scioglimento del rapporto giuridico, se le informazioni sulle violazioni sono state acquisite nel corso del rapporto stesso.
Termine di decorrenza
La distinzione tra pubblico e privato rileva anche ai fini del termine per l’attivazione dei canali di segnalazione e per l’adeguamento in generale alla normativa.
Le nuove norme hanno effetto a decorrere dal 15 luglio 2023.
Per i soggetti del settore privato che hanno impiegato, nell’ultimo anno, una media di lavoratori subordinati, con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato, fino a 249 o che rientrano nell’ambito di applicazione di atti dell’UE relativi agli specifici settori di cui sopra, l’obbligo di adeguamento ha, invece, effetto a decorrere dal 17 dicembre 2023.