21 Febbraio 2025

Snam: decarbonizzazione, trasparenza e coinvolgimento delle comunità per una transizione energetica inclusiva

REDAZIONE

Immagine dell'articolo: <span>Snam: decarbonizzazione, trasparenza e coinvolgimento delle comunità per una transizione energetica inclusiva</span>

Abstract

Snam S.p.A. è una società leader nelle infrastrutture energetiche con sede a San Donato Milanese (MI) e il principale operatore europeo nel trasporto di gas naturale. Snam promuove la transizione energetica, investendo in gas verdi, efficienza energetica e tecnologie come la cattura e stoccaggio del carbonio (CCS). La redazione di 4cFuture ha intervistato Matteo Tanteri, Director Sustainability & Social Impact di Snam, che ha illustrato l’ambizioso percorso di decarbonizzazione dell’azienda, con l’obiettivo di raggiungere il net zero entro il 2050 e l’importanza dell’integrazione della sostenibilità nelle proprie strategie, coinvolgendo attivamente anche le comunità locali.

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1) Snam è impegnata in un percorso di decarbonizzazione ambizioso, con l’obiettivo di raggiungere il net zero entro il 2050. Ritiene che il contesto italiano offra condizioni favorevoli per raggiungere questi obiettivi, o vede delle criticità che è necessario affrontare in modo prioritario?

Snam ha definito un percorso chiaro e concreto per raggiungere i propri obiettivi di decarbonizzazione, articolato in traguardi progressivi e misurabili. Oltre al net zero entro il 2050, puntiamo alla carbon neutrality già nel 2040 e a una riduzione significativa delle emissioni a tappe ravvicinate: -25% entro il 2027, -40% entro il 2030 e -50% entro il 2032, rispetto ai livelli del 2022. Questi obiettivi intermedi sono fondamentali per valutare costantemente i progressi e adeguare il percorso anche in base all'evoluzione del sistema energetico, compresi l'innovazione tecnologica e i risultati ottenuti nel medio e lungo periodo.
La nostra strategia si basa su due principali direttrici: riduzione delle emissioni e transizione verso un sistema energetico sostenibile. Come evidenziato anche dal primo Transition Plan presentato lo scorso ottobre, il Gruppo attua specifiche best practice per ridurre le emissioni di gas naturale che consentono una gestione e rendicontazione efficiente, intervenendo ad esempio, su numerosi componenti della rete per minimizzare le emissioni tecniche di metano e lavora per sostituire gradualmente le centrali a gas con impianti elettrici alimentati da fonti rinnovabili; lavori complessi ma essenziali che, grazie alle tecnologie sempre più all’avanguardia sviluppate anche attraverso il programma di innovazione del Gruppo SnamTEC, hanno consentito a Snam di ottenere il Gold Standard dell’UNEP (il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente) per il quarto anno consecutivo, con il punteggio massimo.
Ad oggi, non riscontriamo particolari difficoltà strutturali per l’attuazione del nostro piano, che si sviluppa in modo indipendente rispetto al contesto italiano. Tuttavia, la situazione può essere diversa per altre aziende, soprattutto per i settori definiti “hard-to-abate,” dove l’elettrificazione e l’utilizzo diretto di energia rinnovabile non sono sempre possibili. Per queste realtà, è essenziale sviluppare soluzioni alternative. In questo senso, stiamo lavorando su tecnologie come la cattura e lo stoccaggio della CO₂ (CCUS) in collaborazione con ENI, e stiamo investendo sullo sviluppo dell’idrogeno come vettore energetico.

 

2) La Sustainability Scorecard è un esempio di trasparenza nella misurazione degli obiettivi ESG. Crede che strumenti simili possano diventare uno standard per tutte le aziende, o c’è ancora una percezione che la sostenibilità sia un costo più che un’opportunità?

La Sustainability Scorecard, introdotta da Snam nel 2020, è uno strumento fondamentale per garantire trasparenza e monitoraggio continuo dei progressi legati agli obiettivi ESG. Inserita regolarmente nelle presentazioni trimestrali dei risultati finanziari, rappresenta un pilastro della nostra strategia, mettendo la sostenibilità al centro del dialogo con investitori e stakeholder. Questo approccio ci consente di misurare e comunicare in modo chiaro i risultati raggiunti, favorendo una cultura della trasparenza che è sempre più richiesta a livello globale. L’utilizzo di strumenti simili è destinato a crescere con l’implementazione di normative come la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), che spingerà molte aziende a misurare e pubblicare KPI di sostenibilità secondo standard uniformi. Questo processo renderà le strategie ESG più comparabili e accessibili, promuovendo una maggiore consapevolezza e responsabilità da parte delle imprese. Diventa dunque necessario considerare la sostenibilità non solo come percorso ineludibile e assodato ma anche come opportunità di sviluppo, economico, sociale e ambientale. In Snam la sostenibilità è uno dei pilastri che, insieme all’innovazione tecnologica, si integra a tutti i livelli, identificandosi con la stessa strategia di business e, dunque, nella nostra governance aziendale, progettata per favorire una sempre più positiva interazione e integrazione tra l’azienda e il contesto in cui operiamo, attraverso l’applicazione di metodologie e approcci concretamente sostenibili. In tal senso, l'adozione di strumenti come la Scorecard consente alle aziende di affrontare questo percorso in modo strutturato e strategico, trasformando le sfide in occasioni di crescita. La trasparenza dei dati non è solo un requisito normativo, ma un modo per costruire fiducia con investitori, dipendenti e partner, dimostrando impegno e capacità di generare valore attraverso il cambiamento. La sostenibilità non è una scelta rimandabile, ma un passaggio essenziale per restare competitivi, attrarre capitali e consolidare la propria reputazione in un mercato sempre più attento ai risultati ESG.
 

3) Le comunità locali sono fondamentali per la buona riuscita della transizione energetica. Come riuscite a coinvolgerle attivamente, non solo come beneficiarie dei progetti, ma come partner in grado di contribuire a lungo termine alla sostenibilità?

Per Snam, le comunità locali sono un elemento strategico, essenziale per la transizione energetica e la sostenibilità del nostro business. Con oltre 33.000 km di rete infrastrutturale che attraversano il territorio nazionale, la nostra priorità è garantire interventi rispettosi e lasciare i luoghi in condizioni pari o migliori rispetto a quelle iniziali. Questo impegno è parte integrante della nostra ESG Scorecard, che monitora indicatori specifici per biodiversità, rigenerazione e coinvolgimento delle comunità locali.
Abbiamo adottato un “Biodiversity Adoption Framework” per misurare l’impatto ambientale e, garantendo già un approccio Net Zero Conversion, ci siamo posti l’obiettivo di raggiungere un impatto non più solo neutrale ma addirittura positivo sulla natura entro il 2027. A questo si affiancano iniziative come la “Fondazione Snam”, che opera su povertà energetica, educativa e alimentare, promuovendo progetti in collaborazione con enti locali. Un esempio è il recente lavoro con la Fondazione Garrone per valorizzare gli Appennini e sostenere territori fragili. Inoltre, con “Arbolia”, Società Benefit del Gruppo Snam, ci dedichiamo alla riforestazione urbana, contribuendo a combattere i cambiamenti climatici e migliorare la qualità dell’aria. In quattro anni, abbiamo messo a dimora oltre 76 mila piante in circa 30 Comuni distribuiti su tutto il territorio nazionale, trasformando spazi urbani, migliorando l’ambiente e generando valore per le comunità.
Questi progetti riflettono il nostro approccio: le comunità non sono semplici beneficiarie, ma partner attivi in un percorso condiviso verso un futuro più sostenibile e inclusivo. Collaborazione e rispetto per i territori sono le basi su cui sviluppiamo il nostro impegno verso un futuro sostenibile.

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