Avvocato giuslavorista e docente di Diritto Processuale Civile presso l'Università La Sapienza di Roma. È abilitato dal 1991 all'esercizio della professione di avvocato, che ha incentrato sull’attività contenziosa e di consulenza in Diritto del Lavoro e sindacale. Dal 2012 è Consigliere dell'Ordine degli Avvocati di Roma e Direttore della Scuola Forense "Vittorio Emanuele Orlando", Fondazione dell'Ordine degli Avvocati di Roma, che cura la formazione dei giovani per l'accesso alla professione forense e per la formazione e l’aggiornamento professionale degli avvocati cassazionisti. È coordinatore della Commissione di diritto del lavoro e della Commissione di diritto processuale civile del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Roma.
La Corte di Cassazione, Sezione lavoro, con sentenza n.1663 del 24 gennaio 2020, ha chiarito che l’art.2 del d.lgs. 81/2015 non ha introdotto una categoria intermedia di rapporto di lavoro - che, quindi, resta autonomo o subordinato - ma ha voluto assicurare ad una particolare tipologia di collaboratori autonomi, caratterizzata dalla sussistenza di alcuni indici “fattuali” (personalità, continuità, etero-organizzazione), la protezione di cui gode il lavoro subordinato. Nell’accertare l’esistenza di tali indici e la distinzione tra coordinamento ed etero-organizzazione, acquisisce fondamentale importanza l’indagine volta a distinguere il potere unilaterale del committente dal coordinamento consensuale nella c.d. fase genetica del rapporto, nel contratto stipulato con il collaboratore, oltre che nella concreta esecuzione delle attività.