Si occupa di consulenza stragiudiziale relativa al diritto della proprietà intellettuale, dell’entertainment, della pubblicità, delle nuove tecnologie e della protezione dei dati personali. Assiste clienti nazionali e internazionali nella redazione e negoziazione di contratti IP e IT – come licenze software classiche, SaaS, EULAs, cessioni e accordi di sviluppo di asset creativi – nonché nella realizzazione di progetti di conformità al GDPR e di protezione dei segreti commerciali.
La tutela del software, contrariamente a quanto si possa pensare data la sua natura tecnologica, non si fonda sugli istituti brevettuali previsti dall’ordinamento. Motivazioni di natura concorrenziale hanno spinto i legislatori verso una soluzione differente: quella della tutela dei programmi per elaboratore ai sensi del diritto d’autore.
Lo scopo di questo contributo è illustrare il perché di questa scelta, fornendo le coordinate normative rilevanti per l’ordinamento italiano. Successivamente, si dà una panoramica di come l’istituto della tutela autorale, assieme all’autonomia contrattuale e all’uso dei contratti di licenza, abbia permesso e determinato sia la creazione e lo sviluppo del mercato “classico” del software, sia la nascita del movimento del software libero, del copyleft e delle licenze creative commons, che spingono la filosofia disruptive di questo movimento oltre il solo software.