Avvocato cassazionista, socio fondatore dello Studio Legale Capodiferro & Primi. Si occupa da oltre venticinque anni di diritto immobiliare, di tutela e passaggio generazionale del patrimonio familiare e di successioni. Autore di lezioni universitarie e di numerose pubblicazioni in ambito immobiliare, ha tenuto corsi di aggiornamento per i Dottori commercialisti e per Associazioni di settore, come l’ANCE (costruttori edili) e l’UPPI (proprietari immobiliari). Presidente dell’Associazione Amici dell’Università LIUC di Castellanza è socio del Rotary Club.
Se è vero che da sempre il settore immobiliare è visto dagli italiani come un modo sicuro per investire il proprio denaro comprando la casa in cui andare ad abitare, è ormai un dato di fatto che negli ultimissimi anni sono sempre di più i connazionali che, complice anche la crisi economica, hanno deciso di cavalcare il boom degli affitti brevi, sempre più richiesti da chi si sposta, anche per pochi giorni, per motivi turistici o lavorativi.
Certo, molte di queste esigenze vengono tradizionalmente soddisfatte dal settore alberghiero, ma è ormai innegabile come siano i B&B, gli affitti privati su web (c.d. Airbnb) e il comparto delle locazioni turistiche ad aver letteralmente “lanciato” il boom delle locazioni brevi.