15 Ottobre 2024

Come preparare la tua azienda per la CSRD: guida pratica al reporting di sostenibilità

SUSANNA DI FUSCO

Immagine dell'articolo: <span>Come preparare la tua azienda per la CSRD: guida pratica al reporting di sostenibilità</span>

Abstract

Il decreto legislativo 6 settembre 2024, n. 125 ha recepito la Direttiva (UE) 2022/2464 sulla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), ampliando gli obblighi di trasparenza per grandi imprese, PMI quotate e alcune imprese di Paesi terzi. Questo decreto introduce nuove regole che richiedono alle aziende di predisporre la rendicontazione di sostenibilità secondo gli standard comuni europei (ESRS), elaborati dall’EFRAG.
La rendicontazione di sostenibilità deve includere informazioni dettagliate e comparabili sui fattori ambientali, sociali e di governance (ESG), coprendo non solo l'azienda stessa, ma anche la sua catena di valore, inclusi prodotti, servizi e fornitori. Anche le PMI non direttamente soggette alla CSRD devono prepararsi a rispondere alle richieste di informazioni ESG. L'introduzione della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) rappresenta si una grande opportunità per le imprese, per migliorare la trasparenza aziendale e rafforzare la propria reputazione, ma come preparare la tua impresa ad introdurre ed applicare la CSRD per elaborare il primo bilancio di sostenibilità?

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La domanda chiave è: da dove cominciare?

Quando si parla di sostenibilità e rendicontazione ESG (Environmental, Social, Governance), molte PMI iniziano da un approccio basato sulla conformità. Tuttavia, per ottenere un vero vantaggio competitivo, è necessario un percorso che porti all’integrazione completa della sostenibilità nella governance aziendale.

Esaminiamo i passaggi principali per preparare la tua azienda alla CSRD e passare dalla semplice conformità all'integrazione completa della sostenibilità nel modello di business.

 

  1. Valutazione preliminare - Assessment

Prima di tutto, è cruciale comprendere il punto di partenza della tua impresa. Questo include un'analisi delle aspettative degli stakeholder, una valutazione del contesto di settore e un confronto con i competitor (peers). Ecco i passaggi essenziali:

  • Analisi As-is: analizza il posizionamento attuale della tua impresa in termini di gestione delle tematiche ESG, includendo l’analisi degli obiettivi e della mission aziendale.
  • Analisi del contesto e dei peer: valuta il contesto di sostenibilità in cui opera l’azienda e confrontalo con i competitor.
  • Analisi delle richieste degli stakeholder: identifica le aspettative dei tuoi stakeholder principali (dipendenti e collaboratori, clienti, investitori, fornitori).

Obiettivo: Mappare le aree ESG prioritarie per l’impresa e definire gli ambiti critici su cui intervenire.

 

  1. Definizione delle politiche, obiettivi e strategie di sostenibilità

Una volta effettuata la valutazione preliminare, è importante allineare le tematiche ESG alla strategia aziendale, identificando obiettivi chiari e iniziative concrete:

  • Coinvolgimento del vertice: è essenziale ottenere il supporto del management aziendale, sottolineando i benefici qualitativi (reputazione, posizionamento) e quantitativi (riduzione dei costi, aumento dei ricavi);
  • Identificazione delle priorità strategiche: valuta la coerenza tra gli obiettivi di sostenibilità e la strategia aziendale a breve e lungo termine. Seleziona le aree ESG che necessitano di attenzione immediata (es. decarbonizzazione, benessere dei dipendenti, filiera sostenibile);
  • Progettazione del business case: definisci i costi, le opportunità fiscali, e i benefici economici di ogni iniziativa ESG da implementare​.

Obiettivo: Creare una strategia chiara e coerente che integri la sostenibilità nelle decisioni aziendali.

 

  1. Pianificazione e implementazione

Una volta sviluppata la strategia, è tempo di pianificare in dettaglio le attività operative necessarie per realizzare il progetto ESG:

  • Pianificazione operativa: definisci gli obiettivi specifici del progetto, le attività da svolgere, le tempistiche, i KPI, e il budget necessario;
  • Implementazione delle attività: attua il piano d'azione assicurandoti che tutte le risorse siano allocate correttamente e che ci sia un sistema di monitoraggio attivo per valutare i progressi;
  • Governance di progetto: stabilisci ruoli e responsabilità chiari all’interno dell’organizzazione per garantire il controllo e la supervisione del progetto ESG​,

Obiettivo: Realizzare concretamente il piano ESG, monitorando i progressi e garantendo che il progetto proceda senza ostacoli.

 

  1. Monitoraggio e reporting

La CSRD impone alle aziende di comunicare in modo trasparente i risultati e le performance ESG. Questo processo richiede la raccolta e l'analisi continua dei dati per dimostrare i progressi fatti:

  • Monitoraggio interno ed esterno: controlla periodicamente i progressi rispetto alla roadmap stabilita e individua eventuali criticità. Il monitoraggio deve includere sia gli sviluppi normativi che i driver esterni come i progressi tecnologici e i rischi emergenti.
  • Comunicazione trasparente: Utilizza i dati raccolti per comunicare i risultati ai vari stakeholder attraverso report di sostenibilità chiari e dettagliati. La qualità delle informazioni comunicate è essenziale per ottenere fiducia da parte di investitori e finanziatori.

Obiettivo: Garantire la trasparenza nella rendicontazione e costruire fiducia con gli stakeholder attraverso dati affidabili e misurabili.

Indipendentemente dal livello di maturità della tua azienda in termini di sostenibilità, questi sono i passaggi essenziali e pratici che puoi implementare per prepararti al reporting secondo la CSRD.

Quando si parla di sostenibilità e rendicontazione ESG (Environmental, Social, Governance), molte aziende iniziano da un approccio basato sulla conformità e non sull’integrazione. Tuttavia, per ottenere un vero vantaggio competitivo, è necessario attivare un percorso che porti all’integrazione completa della sostenibilità nel modello di business e nella gestione dei rischi e incorporarla nel loro quadro di governance.

Adottare gli ESRS come parte della tua strategia di conformità alla CSRD può sembrare inizialmente complesso, ma rappresenta una straordinaria opportunità per trasformare la sostenibilità in un vantaggio competitivo.

Considerare la sostenibilità non solo come progetto normativo ma come un percorso di sostenibilità integrata, passare quindi ad un approccio di governance evoluto, in cui le decisioni aziendali tengono conto degli impatti ambientali e sociali, accanto ai risultati economici e il board supervisiona le iniziative e stabilisce standard chiari per tutta l’organizzazione, assicurando che la sostenibilità sia parte fondamentale della strategia di lungo termine.

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