***
La sostenibilità come nuova categoria del business
La “sostenibilità” è la capacità di un business di svilupparsi valorizzando adeguatamente temi che non attengono -perlomeno direttamente e squisitamente- a profili economici e finanziari.
Nello specifico, i temi della sostenibilità -solo apparentemente collaterali al business- sono l’ambiente, la comunità e la governance, comunemente richiamati con la formula “ESG” (environmental, social, governance).
È quindi sostenibile un business (o un’organizzazione) che nel perseguire obiettivi di successo economico e finanziario rispetti e valorizzi in modo effettivo e concreto i temi ESG.
Ma perché la sostenibilità è oggi così importante?
I vantaggi della sostenibilità
Per rispondere, proviamo a porci quattro domande tanto retoriche quanto provocatorie.
Date due imprese con performance economiche e finanziarie sostanzialmente equivalenti:
- è più facile che un investitore metta i propri soldi / più soldi nell’impresa che risulta più sostenibile o in quella che risulta meno sostenibile?
- è più facile che una banca faccia credito / faccia più credito / faccia credito a condizioni più vantaggiose all’impresa che risulta più sostenibile o a quella che risulta meno sostenibile?
E ancora:
- in una situazione di sostanziale parità di retribuzione, un giovane talento è più invogliato ad andare a lavorare in un’impresa che risulta più sostenibile o in un’impresa che risulta meno sostenibile?
- in presenza di prodotti di analoga qualità e di costo equivalente, un consumatore è più invogliato ad acquistare prodotti di un’impresa che risulta più sostenibile o di un’impresa che risulta meno sostenibile?
Le risposte a queste quattro domande possono aiutarci a capire perché oggi il top management delle imprese è così concentrato sulla sostenibilità.
Una società che attrae maggiormente investimenti, credito, talenti e consumatori è una società che vale più di un’altra: ecco che i temi ESG diventano -a buon diritto- temi di straordinaria rilevanza economica e di primaria attenzione per il top management aziendale.
In questo contesto, tutte le funzioni aziendali sono chiamate a fare la loro parte, ma per la direzione legale il ruolo può essere quello di leader.
La Direzione Legale Sostenibile: la nuova frontiera per i giuristi d’impresa
Il General Counsel manager è una figura alla quale si chiede non soltanto di prevenire rischi, gestire problemi e supportare il business (ne abbiamo già parlato: GC 4.0). Al nuovo General Counsel si chiede di comunicare i valori dell’azienda e di generare un valore tangibile.
Da questo nasce l’iniziativa “La Direzione Legale Sostenibile”, specificamente finalizzata a individuare le direzioni legali italiane che attuano condotte sostenibili sotto i profili che attengono alla “comunità” e alla “governance” -come di seguito definite- e che quindi generano un valore effettivo per la loro azienda. Un valore che merita di essere raccontato.
L’iniziativa, che si concluderà con la premiazione delle vere eccellenze del mercato legale italiano in termini di sostenibilità, si basa su una survey redatta insieme a Great Place to Work e qui disponibile: https://www.surveycrest.com/s/DLSostenibile. Possono esprimere la loro opinione, esprimendo un punteggio su uno o più dei 15 parametri previsti, tutti coloro che hanno / hanno avuto a che fare con una direzione legale, a qualsiasi titolo.
Nella nostra indagine, la sostenibilità di una direzione legale per ciò che attiene alla “comunità” si basa sulle concrete condotte che la stessa realizza a beneficio dei suoi dipendenti in termini di chiarezza e trasparenza dei percorsi di carriera, benessere e armonia dell’ambiente di lavoro e capacità di leadership. Centrale è anche la capacità della direzione legale di interfacciarsi con le altre funzioni aziendali in modo fluido, di valorizzare le policy aziendali e di agire in modo propositivo e coerente con i valori dell’impresa.
Con “governance”, nella nostra indagine alludiamo invece all’insieme delle regole che disciplinano i processi aziendali, ritenendo sostenibile una governance improntata a principi di legalità, trasparenza, tracciabilità e prevenzione della corruzione. Sostenibile sarà quindi una direzione legale che applica questi principi, in particolare nei rapporti con gli avvocati esterni (si vedano gli estratti dei report di sostenibilità di IBSA Farmaceutici e di Duferco, nei quali questo profilo è debitamente valorizzato). La necessità di una governance sostenibile ricorre in diverse occasioni nella vita delle organizzazioni: ovviamente quando una grande impresa deve redigere la sua dichiarazione individuale di carattere non finanziario ai sensi del d.lgs. 254/2016, ma anche quando un qualsiasi operatore pubblico o privato vuole conseguire la certificazione ISO 37001:2016 (v. qui per riferimenti: Editoriale Governance).
Nel Mercato Legale 4.0 che stiamo costruendo, le direzioni legali sono protagoniste del cambiamento nel modo di fare impresa. Le prime survey compilate ci dicono che le direzioni legali sostenibili non sono poche: il nostro lavoro sarà portarle alla luce e dare loro il riconoscimento che meritano.