31 Gennaio 2018

La Certificazione del Made in Italy

ANGELO FRENI

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Abstract

Il Made in Italy è messo in pericolo dall’Italian Sounding e dalla Regolamentazione Europea. Ad arginare questo andamento il Progetto Certificazione Food Italy aiuta i consumatori del mondo nella scelta di prodotti italiani.

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Il Made in Italy è di fatto un forte brand internazionale, che distingue l’Italia nel Mondo in relazione al nostro patrimonio artistico-culturale, al settore della moda, della meccanica e all’agroalimentare. L’insieme di queste eccellenze italiane rappresentano nel mondo Italian Style Lifecui i mercati di alta gamma ambiscono.

Cosa danneggia “Italian Style Life” nel mondo?

L’Italian sounding, cioè l’imitazione dei nostri prodotti alimentari. Un nuovo Regolamento della Commissione europea (in consultazione) regola un aspetto critico per l’Italia: i prodotti confezionati (ultima fase) in un determinato Paese, ma con materia prima non del Paese stesso. Lo scopo nobile della Commissione UE è quello di evitare, ad esempio, che una materia prima non italiana sia “contrabbandata” come italiana solo perché una lavorazione del prodotto food (ad es. l’imbottigliamento) è svolta in Italia.  Il Regolamento, inoltre, indica che, se la confezione trae in inganno i Consumatori, l’origine deve essere indicata in etichetta. Ma di fatto questo potrà non accadere perché la stessa Commissione UE ha inserito meccanismi che agevolano l’Italian sounding. Infatti l’obbligo decade nel caso di denominazioni generiche (pasta, olio, formaggio, mortadella, prosciutto, latte a lunga conservazione, mozzarella, ecc…); oppure nel caso in cui nel logo del produttore sia presente una coccarda o un nastro tricolore.

Nel lontano 2014, compreso che la regolamentazione Europea sarebbe andata verso la “non protezione” dei prodotti made in Italy, il Codacons ed Uniquality hanno avviato un progetto di Certificazione dei prodotti (www.fooditalycertification.it ), a fronte di un disciplinare semplice e comprensibile: Materia Prima Italiana, Lavorazione fatta in Italia, No OGM. Oggi possiamo affermare che questo sia l’unico progetto che aiuti i Consumatori a scegliere, in modo semplice, prodotti alimentari con la certezza della provenienza della Materia prima. La speranza è che la distribuzione internazionale e quella nazionale se ne accorgano.

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