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Tra i più recenti temi che interessano l’attività delle aziende, soprattutto sotto il profilo pratico, si annoverano sicuramente le nuove frontiere dell’economia circolare, le varie ipotesi di “responsabilità ambientale” e la possibilità di ripartizione interna all’impresa delle responsabilità. Per gli operatori del mercato particolare importanza rivestono i controlli posti in essere dagli enti stessi al loro interno, quali le attività di audit e risk mapping, e la corretta perimetrazione del quadro sanzionatorio qualora dovessero occorrere comportamenti non conformi alle normative in materia ambientale.
Di questo si parlerà nel corso del convegno che si svolge con la media partnership di 4cLegal, dal titolo “La compliance nella gestione dei rifiuti”. Vi prenderanno parte come speaker d’eccezione l’Avv. Marco Ravazzolo (Dirigente Settore Ambiente Confindustria), l’Avv. Daniele Carissimi (Avvocato esperto in diritto ambientale e Consigliere Giuridico del Sottosegretario all’Ambiente), l’Avv. Chiara Fiore (Avvocato, partner dello Studio Legale Ambientale Carissimi), il Dott. Giovanni Trotto (Responsabile delle politiche ambientali e di prevenzione dei rischi della Leonardo Global Solutions S.p.a.) nonché il Dott. Sergio Sottani, Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Ancona.
L’occasione dell’iniziativa è offerta dalla nuova normativa in materia ambientale, e in particolare dalle quattro Direttive europee che gli Stati membri dovranno recepire entro luglio 2020. Nello specifico si tratta delle seguenti:
- Direttiva UE 2018/849, che modifica le direttive 2000/53/CE sui veicoli fuori uso, 2006/66CE su pile e accumulatori e rifiuti di pile e accumulatori e 2012/19/UE sui rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche;
- Direttiva 2018/850, che modifica la direttiva 1999/31CE sulle discariche;
- Direttiva 2018/851, che modifica la direttiva 2008/98 sui rifiuti;
- Direttiva 2018/852, sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio.
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A introdurre i lavori sarà Avv. Ravazzolo, il quale si soffermerà ad esaminare la nuova direttiva rifiuti, spaziando anche su temi di certa attualità quali l’ecodesign e i criteri ambientali minimi, per poi continuare la propria dissertazione discutendo in merito al Green Public Procurement (i cd. ‘appalti verdi’).
Per comprendere come le tematiche in esame possano rilevare e avere peso nel contesto del business aziendale, è opportuno soffermarsi sulle “industry” maggiormente interessate dalle novità in questa materia di nicchia. Di fatto, questi argomenti non riguardano soltanto i professionisti intenzionati a formarsi e specializzarsi nel settore ambientale, ma anche tutti i soggetti che, in quanto coinvolti a vario titolo nella gestione dei rifiuti, devono oggi possedere perlomeno alcune cognizioni di base.
Tra questi, ricorda Carissimi, è necessario menzionare anzitutto i produttori di rifiuti, cioè coloro che svolgono “un’attività - sia essa industriale, artigianale, agricola o commerciale - in grado di produrre rifiuti e quindi sono obbligati agli adempimenti previsti dal Testo Unico Ambientale in tema di gestione dei rifiuti”. Ancora, spiega l’esperto, il convegno in programma si rivelerà “utile alle aziende che effettuano il trasporto dei rifiuti, anche per conto di terzi, nonché alle imprese che fungono da intermediari tra i produttori dei rifiuti e gli impianti di destinazione finale”.
A costoro si aggiungeranno anche i gestori degli impianti di smaltimento/recupero finale e i produttori/ importatori dei prodotti, quali a titolo esemplificativo i produttori/importatori di apparecchiature elettriche ed elettroniche, di pile e accumulatori o di pneumatici fuori uso, avuto riguardo tanto al piccolo produttore quanto alla multinazionale.
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Il convegno - sottolinea Carissimi - potrà risultare di grande interesse per “tutte le aziende che si pongono il problema di una struttura complessa - quali le grandi multinazionali, articolate al loro interno in diverse aree e settori di competenza - che necessitano di ripartire le diverse responsabilità al loro interno”.
Proprio la ripartizione delle deleghe interne sarà l’argomento affrontato dall’Avv. Chiara Fiore, la quale illustrerà le specificità relative alla responsabilità del legale rappresentante, del datore di lavoro e dei membri del Consiglio di Amministrazione, nonché dell’amministratore di fatto.
Sulla compliance con le nuove previsioni, il Dott. Trotto esporrà nel dettaglio gli scopi e le tipologie di audit, in particolare per quanto concerne la normativa ambientale in materia di rischi e sostenibilità. In proposito, Carissimi segnala che le aziende “possono essere sanzionate, anche a titolo di corresponsabilità, per una attività di gestione di rifiuti non autorizzata (art. 256 del TUA); per la violazione degli obblighi di compilazione dei registri di carico e scarico e dei formulari (art. 258 del TUA); o anche per una attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti (art. 425-quaterdecies c.p.)”. Inoltre, conclude l’esperto, in taluni casi possono ulteriormente trovare applicazione delle sanzioni amministrative previste per gli enti/le aziende dall’art. 25-undecies del d.lgs. n. 231/2001. Sul punto, il Procuratore di Ancona Dott. Sottani si occuperà di descrivere quali sono le sanzioni penali e amministrative da applicarsi, anche in considerazione ai reati presupposto, e per concludere esaminerà il tema relativo all’estinzione delle sanzioni ai sensi della parte VIª-bis del d.lgs. n. 152/2006.
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L’appuntamento per approfondire e dibattere il tema è per venerdì 22 marzo 2019. Si tratta di un’occasione di aggiornamento di grande valore, riservata a un numero limitato di richiedenti. Siamo a disposizione per chiarimenti e iscrizioni su comunicazione@4clegal.com, Vi aspettiamo a Milano in Piazza Missori, 1 (Hotel dei Cavalieri) alle 8:45.