05 Luglio 2018

General Counsel: Superman con i mezzi di Clark Kent

ANTONIETTA D'AGNESSA

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Abstract

«“Think out of the box”, concept that I am strongly convinced we should practice as much as we can» scrive Maurizio Di Bartolomeo, Direttore Affari Legali e Societari di Giochi Preziosi, nell’intervista rilasciata in occasione dell’ACC Europe Annual Conference a Parigi lo scorso 22 maggio, dove è stato premiato “Country Representative of the Year” nel prestigioso contesto della Vieille Bourse in presenza di oltre 500 delegati provenienti da tutto il mondo.

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Un concetto tanto professato a parole, quanto poco praticato nei fatti. Ma non sembra così per Maurizio, personalità poliedrica e carismatica, che ne rappresenta l’incarnazione emblematica. “Instancabile ed entusiasta” così più volte l’hanno descritto i suoi compagni di avventura Andrea Moretti, General Counsel di eBay Italia e Sabrina Costanzo, Global IP Counsel di Luxottica.

Da oltre due anni, guida la in-house community italiana di ACC Europe (oltre 4.000 membri in Europa e 40.000 in tutto il mondo) e lo fa piuttosto bene a giudicare dal premio che gli è stato conferito quest’anno. «Siamo stati i primi», racconta con orgoglio all’inizio dei lavori dell’ultimo evento tenutosi il 20 giugno scorso, «a parlare di intelligenza artificiale, moda 4.0, Cina, Stati Uniti, eccellenze italiane, nonché dell'evoluzione del nostro lavoro, sempre più manageriale, se non imprenditoriale, partendo sempre dal punto di vista che ci appartiene».

L’obiettivo dichiarato infatti è creare una coscienza condivisa tra i giuristi d’impresa, proponendo incontri orientati alle questioni realmente importanti per questo mondo. E come? «Ponendo noi avvocati in-house» spiega Maurizio «al centro della produzione di contenuti per altri avvocati in-house concentrandoci così sulle questioni più importanti poste dall'accelerazione del cambiamento che sta trasformando tutte le industrie in cui lavoriamo».

Ed è con perseveranza e determinazione che porta avanti il suo obiettivo. Alla base, una ventennale carriera equamente divisa tra la libera professione nella sede milanese di Clifford Chance e il successivo cambio di prospettiva con il lavoro in-house per il Gruppo Preziosi. «In azienda» -dice Maurizio- «ho trovato un ambiente di lavoro eterogeneo composto da professionisti altamente qualificati provenienti da tutte le parti del mondo e ciascuno con il proprio background che collaborano insieme e remano nella stessa direzione per costruire uno “story-telling” aziendale condiviso».

Una fiamma che negli anni non è andata affievolendosi. Infatti, sarà il sangue palermitano, sarà l’epoca 4.0 in cui viviamo, sarà quel che sarà, ma per Maurizio «oggi la professione del General Counsel non è mai stata più eccitante». Anche le relazioni con gli studi legali esterni sono cambiate: «ai professionisti è richiesto di essere sempre più trasparenti ed efficienti dovendo confrontarsi con un mercato in cui anche le nuove tecnologie svolgono un ruolo chiave». A giudicarli una figura, quella del General Counsel, cui «spetta oggi un ruolo strategico all’interno dei processi decisionali dell’azienda, un ruolo che è a tutti gli effetti di tipo manageriale» anzi, aggiunge «come indicano le tendenze da oltreoceano, sempre meno di rado anche imprenditoriale quale il caso dei GC che uscendo da grandi multinazionali hanno fondato start-up innovative di cui poi sono diventati CEO. Anche in Italia avvistiamo i primi segnali di questo cambiamento. Ne abbiamo parlato recentemente e, alla luce di quello che vediamo, mi sa che ne parleremo ancora».

In questo contesto, la principale sfida cui deve far fronte l’avvocato in-house è quella di saper instaurare un dialogo costruttivo con le logiche aziendali, rispondendo alle esigenze di budget e alle, spesso stringenti, tempistiche interne.

Per dirla con le parole di Maurizio: «al General Counsel oggi viene chiesto di essere Superman ma con i mezzi di Clark Kent» e le nuove parole d’ordine non sono più solo “competenza e professionalità” -pur fondamentali- ma «flessibilità e creatività» chiarisce Maurizio «requisiti necessari per trovare l’alternativa, di volta in volta, migliore per soddisfare le aspettative del business. Sono fermamente convinto che all’interno di ACC i nostri membri possano trovare importanti risorse per capire e cavalcare questa sfida».

Un grande in bocca al lupo da 4cLegal !

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