27 Novembre 2019

Introduzione al sistema Statunitense di controlli all’esportazione, implicazioni per le imprese Italiane

FABIO MARAZZI

Immagine dell'articolo: <span>Introduzione al sistema Statunitense di controlli all’esportazione, implicazioni per le imprese Italiane</span>

Abstract

Gli Stati Uniti, mercato di grande interesse delle imprese Italiane hanno creato un quadro legale volto a limitare le esportazioni e riesportazioni di beni e tecnologie verso Paesi soggetti a sanzioni unilaterali e multilaterali o per motivazioni legate alla sicurezza nazionale. Tra le regolamentazioni che determinano obblighi anche per le imprese non Statunitensi si trovano le Export Administration Regulations (EAR).

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Le Export Administration Regulations (EAR) e la regola de minimis

Le EAR consistono in una serie di disposizioni elaborate dal Bureau of Industry and Security (BIS) del Dipartimento del Commercio USA, in materia di controllo delle esportazioni, riesportazioni ed ogni altra attività direttamente connessa alla movimentazione, al di fuori degli Stati Uniti, di prodotti di origine USA.

 

Quali beni sono soggetti alle EAR?

In via generale le EAR regolano l’esportazione e riesportazione di beni riportati nella Commerce Control List (CCL), principalmente beni dual use, beni civili con possibili applicazioni militari e beni di tipo militare che non sono soggetti ad altre regolamentazioni. Tali beni avranno un Export Control Classification number (Eccn).

Sulla base dell’Eccn sarà possibile verificare:

  • la tipologia di controlli applicabili, verso il Paese di destinazione del bene;
  • l’eventuale obbligo di licenza;
  • l’esistenza di eventuali esenzioni dall’obbligo di licenza.

Le EAR si applicano anche ai beni civili e ai beni non sono sottoposti al controllo di altre Agenzie. Tali beni, non presenti nella CCL, sono designati come EAR 99. In quest’ultimo caso, l’obbligo di licenza si applicherà solo verso alcuni Paesi o entità riportate nella Entity list.

 

Le EAR e i beni prodotti all’estero con componenti Statunitensi

Le EAR regolamentano anche certe transazioni che avvengono al di fuori degli Stati Uniti, in effetti sono soggetti ad EAR:

  • i prodotti esteri che incorporano componenti di origine Statunitense sottoposti a controlli;
  • I prodotti esteri che sono abbinati a un software di origine statunitense sottoposto a controlli,
  • I software esteri combinati con software di origine Statunitense sottoposto a controlli;
  • Le tecnologie estera combinata a tecnologa di origine USA sottoposta a controlli.

 

La Regola de minimis

Le tipologie di prodotti, software o tecnologie (di seguito beni) di fabbricazione estera soprariportate saranno sottoposte alle EAR qualora esportate, solo nel caso in cui il contenuto Statunitense supererà una percentuale del valore del bene estero (c.d. de minimis), a meno che la tipologia di prodotto, software o tecnologia Statunitense (bene sottoposto a maggior controllo) e/o il Paese di destinazione non consentano l’applicazione del de minimis.

Ad esempio, non sarà possibile utilizzare il meccanismo del de minimis per beni sottoposti a maggior controllo, se diretti in alcuni paesi, tra i quali: Iran, Cuba, Corea del Nord, Siria, Sudan.

In tal caso, l’esportazione di beni prodotti all’estero che contengono componenti controllate Statunitensi, avrà sempre come quadro di riferimento, le EAR e gli obblighi da esse derivanti.

Tra i beni sottoposti a maggior controllo si trovano ad esempio:

  • le tecnologie di crittografia;
  • Alcuni articoli precedentemente sottoposti alla International Traffic in Arms Regulations ora riportati nella CCL;
  • Componenti per veicoli spaziali e altri prodotti (9x515 series).

Per tutti gli altri prodotti e Paesi di destinazione, generalmente l’esportazione è libera sino a quando il contenuto controllato Statunitense, si attesti a un valore massimo del 10% del bene prodotto all’estero. Per le esportazioni verso l’Iran, anche nel caso di beni non sottoposti ad un elevato controllo, l’assoggettamento a EAR si riscontra quando il valore del componente di origine Statunitense, oggetto di controllo, è superiore al 10% del bene estero.

In tutti gli altri casi le EAR si applicheranno qualora il valore del componente di origine Statunitense sottoposto a controllo, sia superiore al 25% del valore del bene estero.

Nella fattispecie in cui le EAR si applicheranno,  sarà necessario:

  • individuare la classificazione del bene estero;
  • determinare gli obblighi di licenza per l’esportazione del prodotto estero verso il Paese di interesse;
  • valutare eventuali esenzioni all’obbligo di licenza;
  • Ottenere le necessarie autorizzazioni.

 

Negli altri casi

In alcuni casi, beni prodotti all’estero che siano il “prodotto diretto” di una tecnologia o software Statunitense o di un impianto “diretto prodotto” di una tecnologia o software Statunitense, potrebbero essere sottoposti a obbligo di licenza se esportati verso alcuni Paesi e se l’esportazione del software o tecnologia Statunitense sia stata sottoposta a licenza di esportazione con specifici requisiti. Inoltre, le esportazioni, riesportazioni di beni verso soggetti indicati come parties of concern dal BIS e riportati in specifiche liste pubbliche, saranno in alcuni casi vietate e in tutti gli altri casi sottoposte ad obbligo di licenza.

Nei confronti della Russia, inoltre si applicano altresì specifiche restrizioni relative ad esportazioni o riesportazioni verso alcuni settori.

Sembra utile, infine, riportare che, nei confronti di Iran e Russia si applicano sanzioni e gestite da altre amministrazioni Statunitensi che potrebbero altresì avere un’applicazione extraterritoriale, le c.d. sanzioni secondarie.

 

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