27 Settembre 2019

Lancio del Protocollo d'intesa: intervista al Presidente di ANUTEL

GIACOMO GIUDICI

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Abstract

La settimana prossima 4cLegal, l'Associazione Nazionale Uffici Tributi Enti Locali (ANUTEL) e l'Associazione Italiana Giovani Avvocati (AIGA) presenteranno un “Protocollo d’intesa” in cui vengono delineati i principi fondamentali del Mercato Legale 4.0: aperto, trasparente e fondato sul merito. Il fatto che tre player così importanti all’interno del mercato legale (ANUTEL rappresenta circa 4500 enti; AIGA conta più di 12000 iscritti) formulino un documento che esprime una visione comune sulla professionalità degli Avvocati e il rapporto con gli enti con cui lavorano è certamente un fatto rilevante, nonché la base per future collaborazioni. Dopo il Presidente di AIGA, quello di ANUTEL, dott. Francesco Tuccio, esprime il suo punto di vista.

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Dottor Tuccio, introduca la nascita e lo sviluppo dell’idea del Protocollo d’intesa. 

Nel momento in cui ho preso contatti con Alessandro Renna, ho subito pensato che l’approccio di 4cLegal potesse dare vitalità alla pubblica amministrazione ed enti locali in ambito legale. La PA soffre spesso di immobilismo: chi diventa l’Avvocato fiduciario di un ente tende a rimanere tale, anche per decenni. Dalla fiducia all’inerzia il passo è breve, con tutte le conseguenze del caso – si finisce per non verificare più se le risorse economiche pubbliche sono davvero spese correttamente. Questo discorso non vale solo per gli Avvocati, naturalmente, ma per diverse figure che lavorano con la PA. In ogni caso, bisogna dare una spinta al cambiamento e all’innovazione. Ecco perché ci siamo trovati sulla stessa linea e abbiamo deciso di scrivere il Protocollo d’intesa.

Anche a lei, come all’Avv. Vermiglio di AIGA, chiediamo quali sono le aspettative concrete dal lancio di un documento come il Protocollo. 

I principi enunciati nel Protocollo, insieme agli strumenti che oggi esistono per applicarli, possono contribuire ad aprire il mercato legale. Mi aspetto sia più semplice creare una rete, un network per il quale gli enti locali siano in grado di scegliere il professionista migliore a ragion veduta da un pool ampio di professionisti, invece che dovere alzare il telefono e affidarsi al semplice passaparola. Come ANUTEL, conosciamo bene la situazione in materia tributaria: trovare degli specialisti è difficile, e si finisce per affidarsi all’intuito o a scegliere professionisti che magari sono molto competenti in altri ambiti, ma non rappresentano esattamente quello che si cerca. Da questo punto di vista, la possibilità di avere Albi tematici online è più che interessante.

Perché coinvolgere proprio AIGA, che si è aggiunta alla redazione del Protocollo dopo ANUTEL?

La catena di ragionamento è molto semplice: questo è un Protocollo d’intesa che guarda al futuro della professione; quindi coinvolgere l’Associazione che raduna chi si sta affacciando alla professione stessa è naturale. Nello specifico del contatto ANUTEL-AIGA, come dicevo, trovare tributaristi non è semplice e pensiamo che una partnership sia l’occasione per segnalare che ci sono delle opportunità. Pensiamo anche alla formazione: vorremmo organizzare delle giornate di studio dedicate, offrendo anche crediti formativi, per aiutare a creare delle figure di supporto alla PA. Con una battuta, si potrebbe dire che è giusto e affascinante specializzarsi negli ultimissimi trend – facciamo un esempio: i Bitcoin – ma non si deve smettere di cercare innovazione e forze fresche anche negli ambiti più tradizionali.

Dal lancio del Protocollo, dove si va? Le piacerebbe vedere altre Associazioni sottoscriverlo?

Assolutamente, un coinvolgimento più ampio è proprio quello che cerchiamo. La serietà nelle associazioni, in tutti gli ambiti – quello degli enti locali, quello degli avvocati, quello delle aziende – non manca. Più la visione diventa condivisa, più è credibile.

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