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Quando ho iniziato a occuparmi delle problematiche giuridiche in ambito sanitario, ho subito percepito la centralità della tutela costituzionale della salute.
L’art.32 della Costituzione rappresenta il perno attorno al quale ruota il sistema giuridico sanitario italiano. Allorché, nel 1978, è nato il Servizio Sanitario Nazionale, è stato ineludibile partire dai principi propri dell’art.32, e così, all’art. 1 della legge istitutiva, veniva stabilito che la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività mediante il servizio sanitario nazionale.
Il diritto alle prestazioni sanitarie, il diritto di libera scelta del luogo di cura del cittadino, il diritto di rifiutare il trattamento sanitario non obbligatorio, il diritto al consenso informato, sono tutti contemplati dal dettato costituzionale.
È una storia affascinante: la nascita dell’art.32 e lo sviluppo di questo delicato sistema rappresentato dalla salute collettiva e individuale, entrambe degne di tutela.
L’aspetto giuridico che ancora oggi mi attrae, costituendo l’oggetto della mia attività, è il bilanciamento dei diritti, la scelta che il giudice e il legislatore sono chiamati a fare tra differenti esigenze di tutela rispetto al diritto alla salute, che non è tiranno, che non vince sempre.
Quando si parla di diritto sanitario, si evoca innanzitutto la malasanità e il diritto al risarcimento del danno subito dal paziente. Chi si occupa della materia, invece, sa bene che le tematiche da affrontare sono diverse e numerose.
La mia esperienza più rilevante è legata alla assistenza e alla consulenza prestata in favore delle strutture sanitarie e sociosanitarie, laddove entrano in gioco il diritto civile e il diritto amministrativo; il diritto del lavoro, il diritto commerciale e il diritto penale d’impresa: ambiti necessari, in cui risiedono gli istituti giuridici da declinare in base alle problematiche peculiari del comparto sanità. Non di solo contenzioso medico-legale si nutre l’attività legale in materia, ma anche di attività stragiudiziale, di advisory e di compliance.
Le questioni etiche legate alla tutela della salute, inoltre, sono scintille vive che animano la materia e ne rendono sempre straordinario l’approfondimento, nell’attualità dello spirito della Costituzione e delle leggi fondamentali del diritto sanitario.
Il tema della salute, negli ultimi tempi, si è imposto in modo ineluttabile: Il lungo ed eccezionale periodo pandemico ha evidenziato, da un lato, le criticità del sistema sanitario e, dall’altro, ha espresso l’esigenza di migliorarne l’organizzazione. Il PNRR, nella missione dedicata, contiene indicazioni precise per un rafforzamento dell’assistenza sanitaria anche in chiave tecnologica.
In questi lunghi mesi vissuti con fatica e ansia, si è, inoltre, avvertito un nuovo interesse dell’avvocatura e dei giuristi per i temi del diritto sanitario.
Con 4cLegal, pensiamo dunque di offrire un servizio edificante, mettendo a disposizione le competenze e le esperienze di professionisti dell’ambito giuridico in argomento, delineando un percorso di formazione e di accreditamento che consenta di far parte di una community esclusiva di esperti e conoscitori di diritto sanitario.
Con l’augurio che il progetto di un network di professionisti esperti del settore inviti tutti noi a curare sempre meglio il delicato ambito della nostra attività, a confrontarsi con i colleghi e ad assumere iniziative funzionali al miglioramento del sistema sanitario italiano. Che LegalSanità diventi un punto di riferimento anche istituzionale per lo sviluppo delle politiche sanitarie in Italia, rappresenta un’ambiziosa aspirazione, mia e, spero, di tutti noi.
