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La compliance, intesa come rispetto di normative, regolamenti, best practices, riveste un ruolo cruciale: assicura l’operatività aziendale mediante regole preordinate alla trasparenza, efficienza e tracciabilità, rappresentando altresì un concreto strumento di tutela da eventuali rischi di inefficienze, irregolarità e imperizie che possono causare conseguenze sanzionatorie e reputazionali. Per tali motivi, occorre comprendere e far comprendere che la compliance non è qualcosa di imposto coercitivamente, ma un elemento insito nella gestione aziendale, il cui riconoscimento rappresenta un’opportunità per creare valore.
La creazione di un valore condiviso assume rilievo soprattutto con riferimento alle tematiche ESG: per conseguire gli obiettivi di sostenibilità un’azienda non può esimersi dall’osservanza della normativa e dal rispetto delle regole interne che - su base volontaria – si è data per il raggiungimento degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030.
La compliance come elemento essenziale per le aziende
La compliance è un elemento essenziale per il business. Non ci può essere business senza compliance, in quanto la sicurezza e il rispetto delle norme sono alla base di ogni relazione, sia di quelle interne tra colleghi, sia di quelle esterne con tutti gli stakeholders; ma al tempo stesso non ci può essere compliance senza conoscenza del business, delle peculiarità del contesto in cui un’azienda opera. E questa conoscenza si può acquisire attraverso una analisi della struttura organizzativa esistente, del sistema di regole e procedure vigente, nonché dei controlli in essere sul rispetto del funzionamento interno con riferimento alle normative applicabili. Dopo tale valutazione, un’azienda può acquisire maggiore valore, creando una cultura di legalità, trasparenza e compliance.
Investire nella compliance comporta plurimi benefici:
- vengono soddisfatte le istanze del mercato e, in particolare, di clienti e fornitori che richiedono l’implementazione di modelli di compliance aziendale, al fine di avviare, proseguire o consolidare i rapporti commerciali;
- vengono garantite correttezza e trasparenza nei rapporti con le Pubbliche Amministrazioni, anche in relazione alla richiesta e gestione di eventuali contributi, finanziamenti e sovvenzioni pubbliche;
- vengono istituiti sistemi di controllo in grado di riconoscere preventivamente eventuali irregolarità, così da mitigare il rischio di sanzioni;
- vengono incrementati sia il valore del capitale umano, sia il potenziale economico dell’azienda, che diventa più attraente per nuovi dipendenti, partner commerciali o investitori.
Il binomio compliance e sostenibilità
Gestire strategicamente i rischi e le opportunità in una visione del business orientata verso la sostenibilità consente di creare valore nel lungo periodo. Per questo la compliance forma un binomio inscindibile con la sostenibilità: con l’adozione di una politica aziendale che avvicini gli obiettivi economici con quelli sociali e ambientali, si adottano regole e comportamenti eticamente corretti, sviluppando un coinvolgimento etico degli stakeholder mediante la realizzazione di azioni concrete.
La sfida per il futuro, dunque, consiste nel non limitarsi alla conformità alle leggi, andando oltre il mero rispetto del dettato normativo, sviluppando una cultura di etica, collaborazione e trasparenza, un ambiente in cui avere la consapevolezza e la soddisfazione di operare lecitamente, anche quando nessuno sta controllando.