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Lo speciale sullo Standard ESG di 4cLegal
Continua lo speciale per raccontare come in 4cLegal abbiamo implementato, e continuiamo a farlo, lo Standard ESG previsto all’interno del servizio di Accreditamento ESG per gli Studi Professionali e utile per tutte le organizzazioni che intendano attivare un percorso di sostenibilità. Lo scopo di questo speciale è duplice: da un lato, quello di presentare i 26 elementi di sostenibilità accreditabili e dall’altro documentare la compliance delle nostre policy ai parametri ESG che sono fondativi per 4cLegal. Come abbiamo scritto nel Manifesto dell’Hub ESG, la coerenza tra ciò che proponiamo e ciò che facciamo è un valore costitutivo del nostro lavoro.
Lo Standard ESG di 4cLegal per gli Studi Professionali consta di 26 elementi di sostenibilità validabili, rispettivamente 7 nell’area Environmental, 7 nell’area Social e 12 nell’area Governance. Tratteremo un elemento dello standard a settimana nello stesso ordine in cui sono concepiti (qui l'illustrazione di G6), esponendo ciascun item, descrivendo la policy e le azioni concrete necessarie per soddisfarlo.
Continuiamo con G7, il settimo elemento relativo all’area Governance.
Il settimo elemento: G7 – Adozione e concreta implementazione di una policy acquisti che preveda procedure di qualificazione e selezione dei fornitori tracciabili
Nel nuovo scenario globale i rischi che gli attori economici sono chiamati a tenere sotto controllo sono sempre più numerosi , compresi quelli di natura socio-ambientale. In questa prospettiva è di fondamentale importanza la corretta valutazione, selezione e formalizzazione degli accordi contrattuali, nonché la gestione delle relazioni con i fornitori dell’azienda o Studio Professionale in modo tale da garantire un’adeguata gestione del processo di Procurement.
L’applicazione di procedure di qualificazione e selezione dei fornitori tracciabili consente di prevenire fenomeni di corruzione e mala gestio, rendendo possibile uno scrutinio successivo delle scelte che hanno comportato l’utilizzo di risorse finanziarie dell’organizzazione. Fondamentali sono ovviamente i “contenuti” delle procedure, ossia i criteri utilizzati per definire il contraente finale (qualità, costo, policy ESG del fornitore, ecc.).
Il contesto di sostenibilità
La previsione di policy di acquisto che prevedano procedure di qualificazione e selezione dei fornitori tracciabili è funzionale al raggiungimento degli scopi dell’Obiettivo 16 dell’Agenda ONU 2030 e, in particolare, al Traguardo 16.5, che consiste nel “ridurre sensibilmente la corruzione e gli abusi di potere in tutte le loro forme”.
Cosa fare per implementare la policy: il caso 4cLegal
In 4cLegal ci siamo dotati di una policy acquisti, contenuta all’interno del regolamento aziendale, volta a definire e delineare i criteri, compresi quelli socio-ambientali, per la selezione dei fornitori. In questo modo, è possibile ottimizzare gli approvvigionamenti di beni e servizi necessari per supportare il business in modo efficace.
La policy prevede lo svolgimento, con cadenza annuale, di un’attività di benchmarking tra i principali fornitori di beni e servizi di cui ci avvaliamo con regolarità con lo scopo di individuare i fornitori migliori in termini qualitativi e di costo. Queste procedure consentono una gestione coordinata di tutti i processi di acquisto, instaurando un rapporto di trasparenza con i nostri fornitori.
Inoltre, per tutti gli acquisti superiori ai 500 euro è necessario avviare procedure comparative tra almeno tre fornitori al fine di poter compiere una scelta consapevole e consequenziale a un iter di scelta corretto e razionale.
Nelle procedure di qualificazione e selezione teniamo conto della conformità dei prodotti e servizi rispetto agli obiettivi ESG, come per esempio nel caso di acquisti che riguardano la stampa (si veda quanto già raccontato in E4).
Per sapere di più di questo elemento e di tutti quelli che compongono il servizio di Accreditamento ESG segnaliamo il corso di formazione ESG che puoi acquistare nell'ambito della Membership di 4cLegal.