30 Dicembre 2022

3 imperativi per la tua comunicazione nel 2023

REDAZIONE

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Abstract

Comunicare sé stessi: un gioco di equilibri tra obiettivi e mezzi a disposizione. In questo articolo, consigli e riflessioni alla luce di alcuni recenti trend.

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«Essere visibili è parte dell’essere professionisti», diceva un vecchio saggio. Orientarsi però nella moltitudine di canali e strumenti di comunicazione e definire una strategia di personal branding realmente efficace può risultare complesso ai non addetti ai lavori. Di seguito quindi tre semplici consigli da cui partire per cominciare il 2023 con il piede – e i contenuti – giusti.

 

1. Informa

Il primo obiettivo della tua comunicazione deve essere quello di informare gli utenti: sviluppa contenuti di spessore su temi di attualità e ingaggia il tuo pubblico con gli sviluppi e le novità di maggior interesse. Il tono di voce va modulato in base a audience e obiettivi, tenuto conto – certo – di alcuni ingredienti imprescindibili: chiarezza, semplicità, concisione.

Cerca gli argomenti di maggior interesse (uno strumento utile può essere AnswerThePublic), rispondi alle domande più gettonate e proponi il tuo punto di vista. Diventa un punto di riferimento per la tua rete. Attenzione però: da opinion leader a tuttologo il passo è breve. Circoscrivi quindi il tuo raggio d’azione al tuo settore di specializzazione e avvalora sempre le tue affermazioni con dati e fonti autorevoli.

Scegli con attenzione anche i canali e gli strumenti di comunicazione: tieni conto che, stando a una recente dichiarazione di Prabhakar Raghavan, Vice Presidente Senior di Google, i social network si stanno apparentemente sostituendo ai principali motori di ricerca. È il fenomeno della “social search”, sempre più diffuso: addirittura il 40% della Gen Z preferisce utilizzare TikTok o Instagram, e non Google, per informarsi e cercare nuovi posti. Il perché di questo cambio di paradigma è semplice: le nuove generazioni preferiscono sempre di più i contenuti visivi, percepiti anche come più autentici e rappresentativi del prodotto.

 

2. Sii autentico

Una comunicazione non veritiera non ha mai convinto nessuno e può anzi sortire effetti negativi sulla tua reputazione, che possono a loro volta riflettersi sull’azienda o lo studio che rappresenti, con conseguenze anche sulla sua competitività. Punta quindi su trasparenza, autenticità e accuratezza. È da qui che si costruisce il rapporto di fiducia con i propri follower – e non solo.

Se sei a capo di uno studio o di un’azienda, a contare su di te sono anche e soprattutto i tuoi dipendenti. Lo conferma l'Edelman Trust Barometer 2022 secondo cui il 65% degli italiani fa del proprio datore di lavoro la fonte di informazioni più autorevole. Il 72% ritiene inoltre che i CEO dovrebbero informare e alimentare il dibattito pubblico sui temi sociali. Un CEO non è più quindi solo un decision maker a capo delle diverse funzioni aziendali, ma diventa oggi centrale per costruire consapevolezza, credibilità e dare un volto all’impresa. Mutatis mutandis, il discorso vale anche per le figure apicali di uno studio professionale.

 

3. Osa

A volte uscire dai soliti schemi può essere la mossa vincente: è così che si diventa virali. Chi, ad esempio, non si è mai imbattuto in qualche irriverente post dell’agenzia funebre Taffo, che basa la propria comunicazione interamente sul black humour? O riso davanti all’ennesima trovata pubblicitaria di Unieuro?

I meme, le caption e i copy ironici, i reel e i TikTok possono diventare parte anche del mondo legale. E della tua strategia di personal branding. Questo non vuol dire dover a tutti i costi essere al passo con i contenuti del momento, né dover puntare alla viralità. Vuol dire piuttosto imparare, alle volte, anche a prendersi meno sul serio. L’importante è non scadere in contenuti privi di valore – o peggio, volgari – e rimanere coerenti con la propria immagine, con la brand identity che si è creati. Su questo, un aiuto concreto può arrivare da chi si occupa di contenuti nella propria attività quotidiana: non escludere quindi la possibilità di affidarti a un consulente esterno per la tua comunicazione, personale o professionale che sia.

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