09 Ottobre 2018

Legal marketing i canali e gli strumenti

MARIO ALBERTO CATAROZZO

Immagine dell'articolo: <span>Legal marketing i canali e gli strumenti</span>

Abstract

Anche gli studi legali sono sbarcati da tempo nel mondo della comunicazione e del marketing. Il web è oramai pieno di studi che, bene o male, comunicano o cercano di farlo per uscire dall’anonimato o per rinforzare il proprio brand. Il marketing per gli studi legali comincia a prendere una propria fisionomia e si chiama legal marketing.

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La prima caratteristica del marketing legale è che passa tutto dai contenuti: siamo di fronte al content marketing, dove i contenuti – giuridici e paragiuridici – fanno la parte del leone. In fondo nulla di nuovo sotto il sole, perché da sempre chi ha cercato di comunicare in ambito legale lo ha fatto passando da propri contenuti giuridici. Pensate a chi anche anni addietro scriveva su quotidiani o riviste di settore, a chi è autore di libri, a chi faceva il relatore in convegni e seminari.

Le cose oggi non sono molto diverse, salvo il fatto che la tecnologia e Internet permettono di ampliare il novero delle possibilità. Pertanto accanto al libro cartaceo oggi abbiamo l’ebook, accanto al seminario abbiamo il webinar, accanto all’intervista sul quotidiano cartaceo abbiamo l’intervista sul quotidiano on line.

Ciò che al momento è rimasto fuori dal novero degli strumenti legali di diffusione e comunicazione è la pubblicità pura e semplice dove, tolte alcune riviste specializzate nel settore legal, resta appannaggio dell’ambito commerciale e non professionale.

Vediamo ora la differenza tra strumenti di comunicazione a fini marketing e canali di diffusione. Per capirci la differenza è la stessa che c’è tra le auto che sfrecciano in autostrada e l’autostrada stessa. Gli strumenti sono le macchine e i canali sono le strade.

Vediamo allora quali sono gli strumenti di legal marketing e quali sono i canali.

I CANALI DEL LEGAL MARKETING
Possiamo dividere quattro canali per il legal marketing:

  1. Canali autorali
  2. Canali del public speaking
  3. Canali di public relations
  4. Pubblicità

CANALI AUTORALI

Come autore di contenuti possiamo utilizzare diversi strumenti per comunicare, farci conoscere e fare brand awareness:

  1. Libri cartacei
  2. Ebook
  3. Interviste/esperto risponde (carta e on line)
  4. Autore articoli (carta e on line)

CANALI PUBLIC SPEAKING

Come speaker, relatori, docenti, possiamo calcare diverse aule e situazioni in cui farci apprezzare da un pubblico magari di prospect:

  1. Convegni
  2. Seminari
  3. Docenze a master
  4. Webinar (streaming)
  5. E-learning
  6. Interviste in radio/televisione

CANALI DI PUBLIC RELATIONS

Entriamo qui nel mondo più conosciuto dagli avvocati: le pubbliche relazioni. Certo, un tempo non erano organizzate e avvenivano in modo estemporaneo, però tutti abbiamo avuto il proprio network di contatti: altri professionisti, il direttore di banca, l’assicuratore, il golf club, il Rotary etc. Il passaparola ha viaggiato così per decenni. Ciò che c’è di nuovo oggi è che quel passaparola analogico sta diventando digitale e dalle piazze reali si sta spostando su quelle virtuali dei social network:

  1. Relazioni estemporanee
  2. Newsletter
  3. App
  4. Gruppi sui social
  5. Presenzialismo in eventi

PUBBLICITA’

La pubblicità è probabilmente la nuova frontiera per le professioni legali. Comprare una pagina di un quotidiano, avere un banner su un sito, avere un cartellone su strada saranno probabilmente le prossime mosse di molti studi. Per il momento sembra rimanere appannaggio di pochi.

Ricordiamo, infine, che diverso da canali e strumenti è lo stile della comunicazione. Il futuro è nello storytelling e nello storydoing, come quotidianamente ripeto ai miei interlocutori e clienti che pensano ancora di comunicare attraverso tecnicismi dimenticando che sul web non si studia, non si approfondisce, ma si esplora, si naviga.

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