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Sostenibilità e studio professionale: il profilo ESG
L’incontro del 22 giugno del ciclo di workshop Lo studio professionale del futuro: governance, business development e comunicazione del giurista 4.0, dal titolo Sostenibilità e studio professionale: il profilo ESG, ha trattato in maniera approfondita della rilevanza che la sostenibilità riveste oggi per gli studi professionali. A dimostrazione dell’importanza che i valori ESG rivestono all’interno del mercato legale durante l’incontro sono stati presentati i dati contenuti nel Rapporto Censis sull’avvocatura 2023 e quelli dell’Osservatorio di 4cLegal, che raccoglie più di 14000 professionisti e coinvolge aziende e direzioni legali presenti in oltre 60 paesi. I dati dell’Osservatorio, infatti, sottolineano come si stia andando in direzione di un Legal & Sustainable Procurement: quasi l’85% del campione ritiene che la sostenibilità sia un tema molto rilevante all’interno della propria organizzazione, con un aumento del 14% rispetto all’anno scorso e ben l’86,11% degli intervistati ritiene che la sostenibilità sia un investimento e solo il 5,56% ritiene invece che rappresenti un costo.
Le organizzazioni che hanno iniziato a implementare policy ESG sono cresciute del 23% rispetto al 2022, passando dal 69 al 92% degli intervistati. Le misure adottate da questo 92% riguardano con un certo equilibro ciascuno dei tre ambiti ESG, laddove il 42,8% delle policy implementate riguarda l’ambito ambientale (Environmental), il 46,9% concerne l’area Social volta alla valorizzazione delle persone, laddove il 42,9% delle policy riguarda la Governance.
Ad oggi la top 5 degli item ESG accreditati dagli studi professionali presenti nella piattaforma è composta dagli elementi inerenti l’introduzione di un sistema di raccolta differenziata (E1 item accreditato dal 47% degli studi), l’uso minimale di carta/stampa (E3 item accreditato dal 43% degli studi), le iniziative pro bono (S6 item accreditato dal 32% degli studi), misure volte a garantire la parità di genere e l’inclusione (S1 item accreditato dal 31% degli studi) e l’introduzione di una policy atta a tutelare la sicurezza e la riservatezza dei dati (G4 item accreditato dal 31% degli studi).
Altro dato importante che emerge dall’Osservatorio di 4cLegal riguarda la centralità della digitalizzazione quale driver della sostenibilità: il 94% dei General Counsel intervistati ritiene che la digitalizzazione sia un processo necessario in cui è indispensabile investire sia per questioni inerenti la privacy sia per quanto riguarda la gestione della supply chain da parte delle direzioni legali. Sono sempre di più le direzioni legali che ritengono importante il rispetto dei parametri ESG nella selezione degli studi professionali. Dai dati che emergono dal Sustainability Hub di 4cLegal risulta che per il 78% delle direzioni legali il rispetto dei parametri ESG è un criterio fondamentale nella scelta degli studi professionali. La presenza prassi validate ESG, infatti, costituisce spesso un titolo preferenziale da parte delle aziende stesse in fase di contest.
È proprio allo scopo di trovare uno strumento che consenta agli studi professionali di validare la propria compliance in ambito ESG, in modo tale da valorizzare prassi e comportamenti sostenibili che 4cLegal ha pensato al servizio di ESG Accreditation che è stato oggetto di discussione nella seconda parte del workshop.
Accedendo al servizio di ESG Accreditation gli studi hanno la possibilità di entrare nel Sustainability Hub di 4cLegal e selezionare le prassi e le condotte ESG che ritengono di soddisfare tra i 26 elementi dello Standard ESG di 4cLegal (rispettivamente 7 nell’area Environmental, 7 nell’area Social e 12 nell’area Governance), avviando così il processo di conferma delle autodichiarazioni presentate. Attivare il processo di validazione è molto semplice e prevede quattro step: 1) l’accesso dello studio alla piattaforma panel.4clegal.com, la registrazione e l’ingresso nella sezione Sustainability Hub; 2) la selezione di una o più policy ESG che lo studio afferma di soddisfare; 3) la descrizione delle condotte e delle prassi interne che soddisfano la policy ESG selezionata; 4) la conferma di veridicità delle autodichiarazioni ESG da parte di stakeholder qualificati, ossia di soggetti che per le relazioni intrattenute con lo studio sono nella posizione di confermare l’effettiva implementazione della policy autodichiarata.
Ottenuta la conferma di veridicità dagli stakeholder e svolte con successo tutte le attività di controllo di 4cLegal, l’autodichiarazione viene considerata a tutti gli effetti “validata”, con conseguente rilascio di un Badge ESG relativo allo specifico elemento oggetto di validazione. Grazie al rilascio del Badge, disponibile anche in tecnologia NFT, lo studio può dimostrare la propria compliance ai valori della sostenibilità e migliorare in tal modo il proprio posizionamento in maniera rispondente alle nuove esigenze del mercato.
In chiusura del workshop l’attenzione si è spostata sul Legal tech. La tecnologia è uno strumento imprescindibile per accompagnare i player del mercato legale nel loro percorso verso la sostenibilità e per riuscire a cogliere tutti i vantaggi che la digitalizzazione è in grado di assicurare: miglioramento delle performance, dell’efficienza e della produttività. Per discutere in maniera dedicata dei principali tool del mondo Legal tech per migliorare la gestione dello studio professionale l’appuntamento è fissato al prossimo appuntamento previsto il 5 luglio dalle ore 17 con il quarto appuntamento del workshop dal titolo Legal tech per lo studio professionale: clicca qui per iscriverti.