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Avvocato Aiezza, spieghiamo nel dettaglio che cosa c'è che non va, dal punto di vista di AIGA, nel bando dell'ASL di Foggia per la costituzione della short list di avvocati a cui affidare incarichi legali.
Nell’avviso vengono chiesti due requisiti congiunti: avere almeno cinque anni di iscrizione all’Albo e aver avuto tre precedenti incarichi giudiziali o stragiudiziali per l’ASL o aziende ad esse collegate nel quinquennio antecedente. Il primo requisito appare idoneo a garantire il grado di esperienza richiesto dalla natura degli incarichi. Il secondo, invece, garantisce di fatto la possibilità di iscrizione alla short list unicamente ai professionisti che già operano all’interno di quel determinato ambito. Questo rende sostanzialmente superfluo l’inserimento periodico di nuovi professionisti. È evidente, dunque, che la short list per gli avvocati esterni è soltanto formalmente aperta a nuove iscrizioni. Tutto questo è altamente penalizzante per i giovani avvocati, e in generale per tutti coloro i quali non hanno avuto la “fortuna” di aver già operato all’interno dell’ambito richiesto dall’avviso pubblico.
Provo ad anticipare due possibili obiezioni: è normale che un'azienda come l'ASL cerchi dei professionisti con esperienza e specializzati in materie sanitarie, quindi i paletti del bando sono legittimi. Come rispondereste?
Riteniamo che i cinque anni di iscrizione all’Albo siano già ampiamente sufficienti a garantire l’esperienza richiesta. I precedenti incarichi non aggiungono valore. Quello che conta è la formazione, l’aggiornamento, la specializzazione, e sono questi gli aspetti che la giovane avvocatura intende sfruttare per mostrare la propria preparazione e le proprie capacità. Con bandi così formati, certamente non può accadere: viene preclusa qualunque possibilità. È necessario, allora, che siano sempre rispettati i paletti indicati dall’ANAC idonei a garantire l’inserimento periodico di nuovi professionisti in ragione di quei principi di trasparenza, imparzialità e proporzionalità. Sono indispensabili da tutelare per la dignità ed il decoro della professione forense.
Come AIGA, vi imbattete spesso in bandi con requisiti che ritenete squalificanti? Potete fare altri esempi recenti?
Purtroppo accade spesso, sebbene non sempre sia facile avere contezza di tutti i bandi e delle relative anomalie. A tal proposito abbiamo o chiesto a tutti i Soci e a tutti i colleghi di segnalarci, all’apposita mail aigafoggia@tiscali.it, tutti i bandi in cui si riscontrano difformità rispetto alle linee guida ANAC in materia.
In qualità di sezione locale di AIGA, e anche alla luce di questa vicenda, come valutate il Protocollo d'intesa sul Mercato Legale 4.0 (che AIGA nazionale ha contribuito a scrivere)? Pensate che il documento risponda ai temi che sono emersi?
È una valutazione certamente molto positiva: nel Protocollo vengono enunciati principi e prassi che veicolano l’oggettività e trasparenza necessaria a garantire ai giovani colleghi l’ingresso alle nuove liste.
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[Domande aggiunte in seguito all’aggiornamento del bando da parte di ASL Foggia, che ha accolto le obiezioni di AIGA] Avvocato Aiezza, è soddisfatto degli sviluppi della vicenda? L’ASL ha accolto le vostre obiezioni, eliminando le clausole contestate.
Certo, siamo soddisfatti che i nostri rilievi siano stati considerati fondati. Siamo pragmatici e la cosa più importante è avere raggiunto l’obiettivo, anche se auspichiamo di non dover attivarci in futuro per chiedere la modifica di altri bandi. Le cose dovrebbero funzionare senza i nostri interventi. Lo prendiamo però come un segno di cambiamento positivo, in altri tempi tutta questa vicenda sarebbe semplicemente passata sotto silenzio.
La questione si chiude qui?
Ora, come atto dovuto, vigileremo sul fatto che l’elenco pubblico di avvocati formato venga effettivamente utilizzato dall’ASL. Infatti, creare l’elenco non basta se poi gli incarichi vengono affidati a professionisti che non ne sono parte, o se non viene rispettato il principio di rotazione.