30 Ottobre 2020

Come evitare l’ennesimo “caso” sugli incarichi legali nella PA: spunti dall’inchiesta di Report su Attilio Fontana

GIACOMO GIUDICI

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Abstract

Preceduto e seguito da indiscrezioni e commenti, il 19 ottobre scorso la trasmissione Report ha mandato in onda un lungo servizio sui potenziali conflitti di interessi del Governatore Attilio Fontana nella sua gestione di Regione Lombardia. Un “capitolo” riguarda anche l’affidamento di incarichi legali: sotto la lente di ingrandimento sono finiti quelli assegnati da alcune aziende sanitarie locali alla figlia del Governatore, Maria Cristina.

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Parliamo di 5 incarichi nel 2018 e 3 nel 2019, cui si è aggiunta un’altra consulenza legale per l’Ospedale Sacco di Milano. Un problema è che gli incarichi sono stati assegnati senza segnalare il potenziale conflitto di interessi costituito dal rapporto di parentela tra Governatore e Avvocato, e in un caso è stato specificatamente segnalato che il conflitto di interessi non sussisteva.

Come fa sempre anche nel proprio Osservatorio sugli incarichi legali nel settore pubblico, 4cLegal non prende posizione nel merito della questione: se ci saranno indagini su questi affidamenti (al momento non è chiaro se ci siano), faranno il proprio corso.

Il caso dimostra però che gli incarichi legali nella pubblica amministrazione continuano a fare notizia per opacità non immediatamente smentibili che “allertano” gli organi di stampa. Quello su cui 4cLegal continua a insistere, nel contesto della propria attività, è che la PA ha già a disposizione degli strumenti che, se adottati, consentirebbero di porsi al di fuori di qualunque “area grigia” e testimoniare rapidamente la logicità e buona fede delle proprie scelte in materia.

Sono due:

  • il primo è un elenco digitale di avvocati, ben organizzato e facilmente manutenibile, che consenta di avere sempre i dati sui professionisti e sui loro campi di expertise per poter conoscere quali sono i più indicati per un affidamento sulla base delle loro competenze;
  • il secondo è la procedura comparativa, anch’essa da svolgersi digitalmente, per potere mettere a confronto i professionisti stessi e scegliere colui o colei che coniuga nella maniera migliore curriculum e offerta economica.

Il tutto garantisce trasparenza e tracciabilità per potere rendere conto delle proprie decisioni rapidamente e sulla base di evidenze solide. Logico, appunto, e quasi “banale”: ma ancora molti enti non pensano di auto-tutelarsi -o, voltando il concetto in chiave positiva, di testimoniare la propria virtuosità- in questo senso.

4cLegal PA offre la soluzione “chiavi in mano” per mettersi nelle condizioni di fare l’affidamento di incarichi legali seguendo le best practice, in linea con i pronunciamenti delle autorità competenti (come ANAC e Consiglio di Stato).  Ci contano sempre più enti e società partecipate che collaborano con noi, e hanno investito su dispositivi semplici per affrontare questioni potenzialmente molto complesse.

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