13 Marzo 2020

5 tips per studenti e docenti ai tempi del COVID-19

SUSANNA TAGLIAPIETRA

Immagine dell'articolo: <span>5 tips per studenti e docenti ai tempi del COVID-19</span>

Abstract

L’attuale situazione di emergenza sanitaria ha indotto le università a implementare la didattica in modalità telematica con l’utilizzo obbligato nelle lezioni e nelle prove d’esame di strumenti audiovisivi.

Cosa cambia davvero nel rapporto tra studenti e docente?

Tutti vi risponderanno: cambia molto, non c’è più il contatto diretto, il rapporto è più freddo, distante, spersonalizzato. Ma è davvero così? E cosa si può fare?

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5 consigli rapidi ai docenti da utilizzare per le lezioni…

  1. Conoscere il mezzo. Utilizzare la piattaforma ufficiale di Ateneo: non c’è niente di più dannoso per il funzionamento generale di tutto il sistema didattico dell’incrociarsi di applicativi diversi, che oltretutto non forniscono le necessarie garanzie di accesso riservato e trattamento dati. Inutile dire che una breve prova di funzionamento e un check di audio e video prima dell’inizio di ogni lezione è tempo ben impiegato.
  2. Parlare in modo composto. Il video amplifica le mimiche facciali fino a distorcerle; i gesti spesso finiscono fuori inquadratura con un effetto di disordine dilettantesco. Bisogna ricordare sempre che un gesto fatto online viene percepito come più plateale da chi ci sta guardando. E imparare a guardare la telecamera: solo così si trasmette l’impressione di guardare il pubblico, e solo così si può catturarne l’attenzione.
  3. Dimenticare la “vecchia” lezione, sforzarsi di pensare a un nuovo modo e soprattutto a nuovi contenuti. La didattica in modalità telematica esiste da tempo, ma non è nata come mezzo di diffusione della stessa lezione che sarebbe stata tenuta in presenza, piuttosto per condividere con gli studenti contenuti e materiali. Anche se il docente non è in grado di produrre autonomamente dei suoi contenuti multimediali, le piattaforme più diffuse (Moodle, Zoom, Mediaspace/Kaltura, Aule virtuali) consentono di postare materiali di testo, contenuti audio-visivi e file di ogni genere. Questo permette anche di invitare gli studenti ad approfondire anticipatamente lo studio di determinati argomenti che poi saranno discussi a lezione, o fornire esercizi o casi da svolgere singolarmente fuori dal tempo della didattica frontale.
  4. Le lezioni online sono più attive e quindi più brevi. Una tradizionale lezione in presenza della durata di un’ora accademica (45 minuti) corrisponde a una video lezione di circa 20-25 minuti (linee guida ANVUR D. M. 987/2016). Occorre tenerne conto per modificare stile e contenuti: è evidente che il docente non deve semplicemente tagliare un pezzo della vecchia lezione, ma ripensare l’unità didattica concentrando e schematizzando l’esposizione.
  5. Incredibile ma vero! Utilizzando le piattaforme di didattica telematica il docente avverte gli studenti più vicini e più presenti. Prima si parlava a una platea silenziosa tutta china in aula per 45 minuti (tempo della lezione accademica), tutti a testa bassa intenti a prendere appunti. Ora la lezione online consente agli studenti di interagire col docente in un ambito di linguaggio social, che è il loro linguaggio: segnalano subito se la ricezione video o audio non è buona, commentano in diretta con un cuoricino o con la faccina che piange se hanno capito o no….

 

…e 5 per gli studenti che devono sostenere l’esame in modalità telematica

  1. Conoscere il mezzo. Chiedere a un amico o a un familiare di fare una videochiamata per provare le cuffie, il microfono, il volume, il video. Testare soprattutto la luce che deve essere sufficiente a far percepire dalla webcam sia il viso che l’ambiente di sfondo (v. punto 2). Controllare la batteria e la connessione web; se si utilizza lo smartphone utilizzare un supporto per evitare l’effetto “Titanic”.
  2. Trovare il luogo giusto. E’ indispensabile che la stanza sia silenziosa, che non ci siano disturbi di alcun genere; avvisate chi vive con voi dell’impegno che avete per evitare che vi interrompano con richieste o commenti; spegnete telefono e telefonino (se non è quello il mezzo che utilizzare per l’esame). Attenzione allo sfondo: va bene la foto del vostro cane, meno bene una vostra foto in costume da bagno mentre vi scolate una bottiglia di vodka in piedi sulla recinzione di un cavalcavia… (mi è capitato!)
  3. Vestirsi in maniera appropriata e tenere un comportamento composto. Attenzione che le mani sono in primo piano sullo schermo, quindi evitare di tormentare anelli e braccialetti che finiscono in faccia all’esaminatore. Tenere in mano una penna è consigliabile perché “stabilizza” la postura, ma evitate le penne a scatto (Retractable Ballpoint Pen), il cui familiare clic clac risulta amplificato nel collegamento audio-video. Sappiamo tutti che l’esame viene svolto in ambiente privato e domestico, ma è opportuno non farsi trovare in abbigliamento troppo rilassato o sciatto. Ah! dimenticavo: indossate anche i pantaloni, può capitare di dovervi alzare, per mettere in carica il pc, ad esempio….
  4. Controllare lo sguardo. Sforzatevi di guardate sempre direttamente la webcam e tenetevi a una distanza equilibrata dallo schermo. Evitate di spostare continuamente lo sguardo per controllare la vostra immagine o magari per consultare il codice strategicamente posizionato…
  5. Niente panico! La mia recentissima esperienza di questo periodo ha dato ottimi risultati: studenti a loro agio e già pronti per sostenere un futuro colloquio di lavoro in video interview. Le regole sono le stesse.

 

 

 

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