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La Sostenibilità è importante e questo 4cLegal lo sa bene, tanto che ne ha fatto uno dei cardini fondanti del proprio progetto d’impresa. Poteva forse l’Academy, il talent show firmato 4cLegal che abbraccia l’idea di futuro e innovazione, non nascere sotto la sua buona stella?
Infatti, già dalla prima edizione, la tematica della sostenibilità risulta fondante, dal momento che il talent si basa sull’attenzione nei confronti dei giovani e sul riconoscimento delle loro potenzialità; inoltre, portare in un format televisivo, in onda in prima serata su Sky, un argomento tanto importante quanto attuale, nasce dall’idea di scegliere e valorizzare la transizione che il mercato legale sta compiendo, dando così un contributo quanto più reale possibile al cambiamento.
Questa quarta edizione presenta dei focus tematici su tutte le declinazioni della sostenibilità: le prove e le lezioni diventano così parte integrante di un percorso di formazione che i giovani talenti affrontano per diventare professionisti informati e consapevoli al fine di poter operare in maniera sostenibile nel settore legale.
Nella seconda puntata, “Team building”, vediamo dei cubi che contengono delle lettere, E, S, G, che indicano l’acronimo omonimo che viene sciolto nella triade dei capisaldi della sostenibilità, Environmental, Social e Governance. La prova, introdotta da Alessandro Renna, Founder e CEO 4cLegal e giudice dell’Academy, prevede l’elaborazione e la proposta di una policy ESG particolarmente rilevante. Divisi in due squadre, i finalisti si cimenteranno nella redazione della policy, mettendo in risalto creatività, sensibilità e senso pratico e potranno così toccare con mano una delle attività principali della stessa 4cLegal. Per un giovane professionista è importante saper riconoscere le proprie necessità, quelle dei propri collaboratori e del proprio Studio, e per estensione della società tutta, in relazione al sistema nel quale agisce.
Un’altra puntata in cui viene trattato nuovamente il tema è la settima, “Un nuovo modello di impresa”, e l’argomento si evince già dal titolo: arriva nell’accademia Alberto Zambolin, Vice presidente de “Il Quinto Ampliamento”, associazione per imprese nata dalla costola del pensiero olivettiano, di cui condivide la cultura e il modello di impresa sostenibile, e che letteralmente abbatte i muri in favore dell’espansione sociale. E, dunque, quale realtà non poteva essere più adatta per portare in aula un caso dedicato all’impatto ambientale? L’argomento di natura legale si tramuta, così, in una riflessione più ampia che abbraccia l’idea della creazione concreta di un business sostenibile.
Mancano ancora un paio di puntate al termine di quest’edizione, ma posso già dirvi che parleremo ancora di sostenibilità e lo faremo continuando a formare e a mettere alla prova coloro i quali diventeranno professionisti. Le premesse per il loro futuro, insomma, sono quanto più positive possibili perché la sempre più crescente attenzione alla sostenibilità è un tassello portante di questo rinnovato modo di concepire e fare la professione legale.
E, quindi, viene spontaneo chiedersi come saranno i professionisti del futuro. Chi lavora con la sostenibilità già lo sa: il futuro è adesso.