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Dottoressa Pasetti, come è nata la scelta di partecipare come docente alla 4cLegal Academy?
Mi ha colpito il format innovativo e sfidante, e la possibilità che avrei potuto avere di confrontarmi con i partecipanti che hanno deciso di intraprendere la professione legale, nel mio caso in particolare quella di giurista di impresa.
Sapevo di trovare giovani talenti motivati e pronti ad affrontare una professione che ormai richiede lo sviluppo di un mindset innovativo e digitale, ed è proprio sull’innovazione digitale che ho voluto puntare essendo una grande opportunità per chi si affaccia al mondo del lavoro.
Mi piace l’idea di aver contribuito, nel mio piccolo, al percorso di crescita formativa e professionale di ognuno di loro.
Cosa l'ha colpita di più in positivo, complessivamente, nei ragazzi che hanno partecipato a questa edizione e cosa ha eventualmente notato di meno positivo?
Ho trovato innanzitutto molta consapevolezza: consapevolezza di avere una grande possibilità che è quella di contribuire al rinnovamento, ma soprattutto il desiderio di volerlo fare. Un’attitudine mentale nuova e non comune.
Nonostante una brillante carriera in TIM, si direbbe che la formazione per lei è un processo che non deve arrestarsi mai (da LinkedIn). Cosa può consigliare ai giovani riguardo a questo aspetto ?
Molti pensano che la formazione si riferisca a quella prima fase di on-boarding delle nuove risorse, ovvero quel momento in cui vengono trasmesse loro non solo le procedure operative ma anche il clima e la cultura aziendale.
Considerare la formazione come un processo statico che inizia e finisce in un dato momento è un errore.
Tutti i giorni possiamo imparare qualcosa e non si è mai troppo esperti nel proprio lavoro da non avere più niente da imparare.
La formazione è un processo continuo, ogni giorno ci sono nuove dinamiche, nuove opportunità, nuovi strumenti e nuove teorie da apprendere. In un mercato come quello del legale, ma più in generale quello del mondo del lavoro, questo risulta ancora più evidente.
Formarsi quindi per Ri-Formarsi.
Per finire le chiederei un consiglio professionale ..."di genere", diretto ad una giovane laureata in Economia e Commercio con il massimo dei voti in Sardegna.
Di venire a lavorare in Tim! TIMè stata confermata nella top 20 del Diversity Brand Index 2022, grazie alle iniziative concrete realizzate nel 2021 per ridurre il gender gap, cioè la differenza di condizioni e trattamento tra uomini e donne nei vari campi ed il gender pay gap, o salary gap, cioè la differenza di retribuzione tra uomini e donne.
Nonostante leggi e norme, la disparità di genere nel lavoro è ancora ampia, in Italia più che altrove. Avere la fortuna di lavorare in un’azienda attenta e inclusiva non ha prezzo.