06 Giugno 2019

Legal Day | Intervista a Mario Alberto Catarozzo

ANTONIETTA D'AGNESSA

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Abstract

Il prossimo 27 giugno, in occasione del Legal Day organizzato con l’Università di Padova, parleremo dei trend del nuovo mercato legale. In questo ambito approfondiremo il punto di vista del professionista: quanto contano oggi le competenze cosiddette “trasversali”? Leggiamo l’intervista a Mario Alberto Catarozzo, Business coach e formatore.

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Cosa si intende concretamente con il concetto di Business Development per gli Studi legali?

Se partiamo dall’idea che la professione è oramai un’attività imprenditoriale ad ogni effetto e che come tale va gestita con una mentalità imprenditoriale, il professionista oggi non può più permettersi di affidarsi al passaparola come unico canale di engagement di clientela. Deve quindi saper programmare e gestire lo sviluppo del proprio business, in modo che sia lo studio a guidare la propria crescita e non avvenga casualmente. Per business development si intendono pertanto le tecniche da seguire per sviluppare il business dello studio in modo strategico e programmato. Nel business development rientrano canali quali le public relation, l’attività autorale, il public speaking e il marketing. All’interno di ciascun canale esistono molteplici strumenti operativi per realizzare business.

La comunicazione è ormai un fattore cruciale per gli Studi legali. Si parla spesso, in particolare, dell’importanza dello “storytelling”. Cosa vuol dire esattamente?

In una realtà dominata dalla comunicazione, lo studio legale non si può certo sottrarre a questo trend. Ciò che il settore legale deve acquisire è la consapevolezza che comunicare con efficacia non vuol dire informare, bensì coinvolgere. Perché ciò accada è necessario che i contenuti che si comunicano abbiano un impatto emotivo sui destinatari e non si limitino a spiegare e informare. La mente umana è abituata da generazioni ad ascoltare storie, narrazioni, episodi e quindi è particolarmente attratta e coinvolta da tutto ciò che è racconto. Lo storytelling fa esattamente questo: impacchetta contenuti sotto forma di storie, in modo che siano più fruibili ed emozionanti. Con lo storytelling il destinatario è condotto a vivere una avventura, un episodio, che immagina e con cui si immedesima.

L’abbiamo conosciuta come Coach esperto nel mercato legale. Perché un professionista dovrebbe rivolgersi oggi a un coach?

Perché il coach rappresenta la risorsa che permette di vedere le cose da prospettive nuove, che aiuta a fare chiarezza e a trovare strategie di azione. Ciascuno di noi fa fatica a vedere alcuni aspetti del proprio comportamento e prima ancora del proprio pensiero, perché vive di convinzioni, pregiudizi e credenze culturali. Spesso questi elementi ci vincolano e ci limitano nel trovare la nostra strada e nel far emergere i propri talenti. Il coach, attraverso l’arte della maieutica, permette questo risveglio, questa crescita e supporta nel processo di sviluppo, sia dal punto di vista personale che professionale. Tutti hanno bisogno di un coach, se vogliono allargare i propri orizzonti e darsi nuove opportunità.

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