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Il titolo potrebbe apparire altisonante ad una prima impressione. In realtà non lo è affatto alla luce dell’esperienza vissuta come giudice della 4cLegal Academy. Ore e ore passate a selezionare i partecipanti insieme agli altri due giudici, Alessandro Renna e Sarah Cartasegna; pagine e pagine di appunti, valutazioni, memo e quant’altro potesse servire a fare le giuste selezioni per questo talent con l’ambizione di scoprire il Legal Talent of the Year. E poi giornate intere di riprese televisive, di confronti tra noi giudici, di spiegazioni ai cinque finalisti, di sopralluoghi alle location, di caffè con la troupe e di pizze mangiate più di notte che di giorno. Esperienza impagabile e affascinante. E fin qui uno potrebbe dire “fantastico, ma a me che me…?” Ed eccolo il titolo che viene fuori. Una nuova epoca per i legali. Già, l’esperienza con i finalisti è stata entusiasmante. Vedere questi cinque giovani all’opera, impegnati, grintosi, a volte anche con l’ansia dell’età, mi ha fatto ulteriormente capire che le cose stanno cambiando, sono cambiate. Nulla più a che vedere con la pratica legale che vive nei miei ricordi, né tanto meno con l’organizzazione della professione e del training professionale come lo si ricorda. I giovani oggi sono più capaci di quanto lo siamo stati noi a fare team. Per loro è naturale condividere, lavorare insieme, portare avanti progetti senza sgomitare. Alcuni professionisti ancora segnati dall’esperienza spesso poco edificante della pratica vecchio stile scambiano questo atteggiamento con mancanza di ambizione; non sgomitare, non farsi strada a scapito di qualcuno, non voler a tutti i costi emergere è visto come un gap per chi ne ha fatto uno stile di vita e professionale.
I ragazzi di oggi sono diversi, nel bene e nel male. Sono figli del loro tempo, come lo siamo stati noi del nostro. Nessuno ha torto o ragione, va così. Il punto è saper far incontrare questi mondi, farli comunicare e saper fare squadra anche tra stili ed esperienze diverse. La 4cLegal Academy si pone anche questo come obiettivo, come un ponte generazionale che unisce epoche, esperienze, vissuti diversi.
Cosa mi porto da questa esperienza? Be’ tante cose, a cominciare da due persone speciali con cui ho condiviso non solo i giudizi sulle prove dei finalisti, ma i valori e la voglia ancora romantica e molto concreta di voler cambiare il mondo, di voler fare la differenza, di voler migliorare ciò che hanno trovato. A volte nel mio percorso di coach e formatore avevo l’impressione di essere un po’ come Don Chisciotte contro i mulini a vento delle abitudini consolidate, dello status quo, delle dinamiche di un mercato paludoso. E invece alla tenera età di quasi cinquant’anni scopro che altri come me vogliono la stessa cosa e ci credono e investono la loro passione e la loro vita perché si concretizzi.
La 4cLegal Academy è un bel mondo, è un bel modo di vedere il mondo e di portare al mondo valore, piccola o grande che sia la propria parte.
Come posso non consigliare a tutti di appassionarsi a questo talent e di partecipare, insieme a tutti noi, a migliorare l’orizzonte dei professionisti e magari, partendo da qui, anche il resto del mondo.
Ci vediamo sul web, le sorprese non mancheranno!