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In diverse survey di settore i giuristi d'impresa hanno sottolineato un grande aumento del carico di lavoro per le direzioni legali, dovuto soprattutto alla grande sollecitazione del quadro legale dovuta al COVID, in particolare durante la prima ondata. E' stato così anche per la direzione legale di TIM?
Francamente non concordo con questa posizione. Sicuramente la pandemia ha aggiunto alcune attività sul fronte della gestione dei contratti in essere e dei rapporti con i clienti, ma non la definirei, almeno per noi, una “grande sollecitazione”. In realtà, un aumento del carico di lavoro c’è, ma in relazione a situazione specifiche di TIM - regolazione e operazioni straordinarie.
C'è stato qualche tipo di innovazione che avete sperimentato soprattutto per necessità nel corso della pandemia, ma che promette di diventare uno standard di lavoro che verrà mantenuto anche dopo la fine dell'era COVID?
Di nuovo, nulla di specifico per la pandemia a parte la necessità di lavorare a distanza; ma su questo TIM ha garantito a tutti i dipendenti in smart working un collegamento per cui non ci sono stati problemi. Il lavoro a distanza rimarrà una realtà spinta anche dopo la pandemia. A prescindere da questo abbiamo diversi progetti per digitalizzare la gestione dei contenziosi, dei contratti, della compliance fiscale.
C'è qualche sfida aziendale specifica alla quale la direzione legale può dare un supporto particolare nell'ottica della ripartenza che coinvolgerà anche tutto il Paese?
Penso che la principale sia quella di analizzare le misure straordinarie decise dal Governo e supportare gli schemi contrattuali e fiscali per renderle effettive per TIM. Ci sono sicuramente interessanti opportunità di sviluppo del business.